venerdì 15 luglio 2016

Ritratti - Joao Mario

Uno dei talenti più interessanti messosi in mostra negli europei francesi vinti dal Portogallo di Cristiano Ronaldo è stato senza alcun dubbio Joao Mario.

Il centrocampista portoghese, 23 anni, di proprietà dello Sporting Lisbona ha soffiato il posto nell'11 di partenza ad altre pedine della mediana lusitana come Andrè Gomes e Ricardo Quaresma, dimostrando dal primo minuto giocato, di avere tecnica, senso tattico ed idee di gioco al di sopra della concorrenza.

Ma...chi è Joao Mario? E perchè tante squadre sia italiane (Inter) che estere (Chelsea, Manchester United e Real Madrid) hanno puntato i loro fari su di lui?

Joao Mario nasce a Porto nel 1993 e per la squadra della sua città inizia a dare i primi calci ad un pallone. In Portogallo esiste una legge della federazione locale che impone ai club che vogliono allargare i propri orizzonti alle squadre cosiddette under, di avere delle vere e proprie accademie in cui gli studi obbligatori vengono si combinano con la passione calcistica, gli allenamenti e le prime stagioni sportive dei ragazzi.


Per queste ragioni Joao Mario frequenta dal 2002 al 2004 l'accademia di calcio del Porto, prima di lasciarla per proseguire la sua crescita in quella dello Sporting Lisbona all'età di 11 anni.

7 anni dopo Joao viene convocato assieme ad altri ragazzi della squadra B dello Sporting per il match di Europa League contro la Lazio. Il primo posto nel gironcino è ormai acquisito e lo Sporting usa quel match per testare le sue nuove leve. Il match terminerà 0-2 in favore dei biancocelesti ma Joao, all'età di 18 anni inizia ad assoporare il calcio dei grandi.

Quell'anno Joao colleziona poche presenze nello Sporting B, ma l'anno successivo diventa il perno del centrocampo collezionando 30 presenze e portando la propria squadra ad un quarto posto finale.

Lo Sporting decide di tenerlo per il terzo anno nella squadra B ma ben presto il Vitoria Setubal lo ottiene in prestito per la seconda parte della stagione. Nella sua nuova squadra Joao colleziona 16 presenze saltando 2 soli incontri del girone di ritorno.

Il ragazzo è pronto e torna allo Sporting per la stagione 2014-15. La sua prontezza si converte in 44 presenze totali e 7 goal. In inverno arriva la prima convocazione nella nazionale maggiore ed al suo debutto si procura il rigore che nell'amichevole contro la Francia dimezza le lunghezze di svantaggio grazie alla trasformazione riuscita da parte di Quaresma.

La stagione successiva Joao la chiude con 45 presenze per lo Sporting ed altri 7 gol che gli valgono la convocazione per Euro 2016.



Euro 2016 si apre con 3 apparizioni nel girone F di cui 2 dal primo minuto, condite da un gol contro l'Ungheria. Il Portogallo viene ripescato tra le fila delle migliori terze ed è nella fase successiva che emergono le doti della mezz'ala destra lusitana.

Nel match contro la Croazia le chiavi del centrocampo e della costruzione del gioco sono nelle mani di Joao che impressiona per % di passaggi riusciti: oltre l'85%. Attenzione però: ciò che davvero impressiona oltre al dato finale è la distribuzione indietro-avanti dei passaggi riusciti. 33% indietro - 67% avanti. 2 palle su 3 dunque vengono giocate per la manovra offensiva. 

Il Portogallo trova il gol nei supplementari e dopo Quaresma (ancora lui!) autore del gol, il man of the match per i lusitani è il protagonista del nostro racconto.

Ai quarti il Portogallo supera ai rigori la Polonia. Joao viene sostituito all'80esimo da Quaresma che poi sarà l'autore del rigore con il quale il Portogallo si garantirà la semifinale contro il Galles.


Nonostante le prestazioni del suo sostituto ormai naturale, il Portogallo non si priva di Joao Mario dal primo minuto. Troppo importante la sua presenza in campo. Troppo importanti le sue doti di palleggio e di costruzione della manovra. Troppo fondamentale la calma con la quale sulla mediana entra in possesso del pallone e lo smista verso la quasi sempre opzione migliore tra le disponibili.

Nel 2-0 contro il Galles, Joao Mario non brilla ad una prima occhiata. Guardando le statistiche però emerge un dato di passaggi andati a buon fine pari all'88%. Joao diventa una garanzia totale ed il suo raggio di azione diventa non solo il centrodestra della manovra lusitana ma anche il centrosinistra. Quando il Portogallo è in difficoltà Joao si muove verso la palla ovunque essa sia, la ottiene e rimette ordine. Il Portogallo trema negli ultimi 10' del match ma nonostante ciò è finale.

Contro i padroni di casa della Francia Joao ripete i propri numeri che fisseranno il totale dei passaggi riusciti alla quota dell'85% questa volta però agendo di più nella zona centrale del campo rispetto agli altri match. Il Portogallo trova un'altra rete dei supplementari ed è festa.

Joao Mario, le cui performance gli erano già valse diversi appunti sui taccuini dei direttori sportivi di mezza Europa, guadagna le attenzioni di tutti coloro che fino a quel momento non lo avevano notato.

L'Inter della nuova era Suning pare interessata al talento 23enne lusitano che ha dimostrato di poter tenere la linea mediana in qualunque posizione, soprattutto in un centrocampo a 3 in linea o in un centrocampo a 2 + 3 mezze ali di supporto alla punta.

Lo Sporting chiede una cifra pari a 35 milioni e quasi certamente il futuro di Joao Mario sarà altrove.

L'asta per il suo cartellino è aperta. Chissà quale maglia finirà per indossare questo talento assoluto del calcio europeo, così giovane ma già così convincente.



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