sabato 16 luglio 2016

Ritratti - Mario Balotelli

Dalla stagione 2012-13 non c'è stata pace per Mario Balotelli. Dopo l'ultima di 3 stagioni di Premier, sono arrivati i trasferimenti al Milan, poi al Liverpool, poi di nuovo al Milan, e stando alle ultime dichiarazioni di Klopp, manager dei reds, la stagione che inizierà tra meno di 3 settimane in Inghilterra, non vedrà Mario agli ordini del manager tedesco ed al fianco di altri campioni come Coutinho, che all'Inter, dove Mario giocò le sue prime partite da campione, ci arrivò proprio grazie ai soldi della cessione dell'attaccante più chiacchierato d'Italia.


Non basterebbero giorni interi per citare le righe più famose dei pezzi di giornale scritti su Mario Balotelli. La sua parabola è stata tanto rapida in ascesa quanto rapida verso il declino. Visti i risultati della scorsa stagione al Milan non dovremmo nemmeno parlare di parabola in quanto, per colpa di una pubalgia curata con un intervento che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi un girone intero a cavallo tra quello d'andata e quello di ritorno, Mario ha assaporato l'erba di San Siro pochissime volte. 23 presenze di cui tante da pochissimi minuti, condite con 3 gol di cui 2 in coppa Italia nel doppio confronto di semifinale contro l'Alessandria.


Eppure la scorsa stagione, per il ragazzo che affondò la Germania agli Europei del 2010, non è stata una stagione fallimentare.

Tutti coloro che lo hanno allenato o lo hanno vissuto nell'ultima stagione, concordano sul fatto che il carattere di Mario è notevolmente cambiato. Mario non è più il guascone che si presenta nello spogliatoio dell'Inter con i calzini rosso-neri. Mario ora è un padre che si è assunto la propria responsabilità di genitore riconoscendo Pia, avuta dal rapporto interrottosi anni fa con Raffaella Fico. Frequenti sono gli scatti su Instagram (unico suo social di riferimento) in cui Mario si cimenta con la sua bambina in giochi e momenti di relax, conditi da parole da uomo maturo che al divertimento di un 26enne economicamente favorito, sa alternare il senso di responsabilità necessario per prendersi cura di una bambina di pochi anni.

Mihajlovic, in una intervista per Sky ha infatti dichiarato:


"Quest'anno Balotelli si è sempre comportato da dieci. Poi deve fare qualcosa in più in campo, questo lo sa anche lui e ne parliamo spesso. Sono sicuro che ci riuscirà"



Era Marzo della passata stagione calcistica e stando ai dati statistici di alcuni tra i più autorevoli siti che tengono conto in senso matematico delle prestazioni dei giocatori di calcio, il rendimento offerto da Mario in campo è stato più che sufficiente nel corso del finale di stagione, con prestazioni in campionato a volte degne del metaforico premio man of the match.

Lo stesso Klopp nelle scorse ore ha dichiarato di aver trovato un Mario Balotelli in forma fisica e ligio agli allenamenti che in passato costituivano terreno di caccia su cui praticare scherzi o cavolate varie.

Nelle dichiarazioni di Klopp troviamo anche riferimenti alla classe ed alle potenzialità di Mario, che a dirla tutta suonano come le parole di un teleimbonitore che cerca in tutti i modi di piazzare a qualche telespettatore la sua merce.

Ma il succo resta: Mario, a quanto pare, è in forma e nel silenzio in cui da più di 12 mesi si è ormai trincerato, salvo qualche post saltuario tramite il suo profilo Instagram, sembra stia covando il desiderio, la voglia e tutto ciò che serve per mettere su una stagione degna della prima esperienza rossonera, quando in un anno e mezzo arrivarono oltre 50 presenze condite da 30 reti, che agli occhi di Prandelli sembrarono abbastanza per imbarcarlo nell'avventura dei Mondiali brasiliani, conclusasi malissimo con l'eliminazione già nel girone preliminare.

C'è da aggiungere che però non è stato solo l'arrivo di una figlia ed un anno vissuto agli ordini del generale Mihajlovic ad influire su un cambio repentino di comportamenti dentro e fuori dal campo.


Ti rivedrò ancora

La foto ed il messaggio dedicato al padre scomparso
poche ore prima
Il 3 Luglio del 2015 Mario perde il padre adottivo e quello, secondo molti, è stato l'evento che ha cambiato totalmente il soggetto del nostro racconto. Molti sostengono che la perdita del padre abbia tagliato una parte del Mario Balotelli visto fino a quel momento. La parte peggiore di Mario. Quella che negli anni della sua giovinezza lo aveva portato a diventare succube della propria ombra fino a sparire dai radar calcistici di un certo livello.

Nell'ultimo saluto dedicato al padre tanti trovano la chiave di quello che poi è stato un anno calcisticamente mediocre ma comportamentalmente parlando, più che ottimo.


Oggi Mario è a Nizza e con la maglia della sua nuova squadra ha messo a segno 2 reti al suo esordio, garantendosi la prima pagina dell'Equipe. E' un inizio. E' un nuovo inizio. E' l'ultima vera chance per ritrovarsi come calciatore dopo essersi ritrovato come uomo.

Buona fortuna Mario...




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